Ha inizio oggi l’88° edizione dello CSIO di Piazza di Siena Le gare si svolgeranno sia in P. di Siena (le più importanti) sia al galoppatoio. Sono visibili in streaming su piazzadisiena.it .
Seguirò per i lettori quelle più importanti che sono:
- giovedì, 16.00, 155 a tempo
- venerdì, 14.30, Coppa delle nazioni (nell’ordine: Francia, Germania, Brasile, Svezia, Messico, USA, Italia, Rep. Ceca, Belgio, Giappone, Irlanda, Egitto).
- sabato, 12.00, Piccolo GP, 155 mista / 18.00, sei barriere
- domenica, 13.00, Rolex G.P. Roma, 2 manche 160I partecipanti italiani sono: A. Alfonso, G. Apolloni, E. Bicocchi, F. Bologni, F. Brotto, P. Bucci, E. Camilli, G. Casadei, F. Ciriesi, S. Coata, L. Correddu, M. Cristofoletti, P. Datena, L. De Luca, C. Fioravanti, G. Franchi, F. Francia, A. Garofalo, G. Garofalo, E. Gaudiano, E. Grimaldi, G. Grimaldi, A. Impronta, N. Lupino, G. Martinengo M., F. Martini di Cigala, L. Marziani, A. Messersi, L. Minoli, P. Paini, M. Pellegrino, R. Pisani, F. Tabarini, R. Turchetto, F. Turturiello, A. Zorzi. A livello squadre, le più forti mi sembrano quelle di Francia, USA ed Irlanda.Carlo Cadorna
- Le gare del mattino hanno messo in evidenza un bellissimo percorso di P. Paini su Chaccolie ed uno discreto di F. Turturiello .
- Purtroppo il pomeriggio l’unico cavaliere italiano a distinguersi è stato il car.sc. E. Gaudiano che mostra sempre di più di essere l’unico cavaliere che sa trasformare dei cavalli e montarli rispettando ed incrementando le loro attitudini. Per il resto….nebbia! Si sono invece messi in bella evidenza K. Staut, S. Guerdat, S. Brash. Sul sito indicato, alla voce risultati, si possono rivedere tutti i percorsi.
- La Coppa delle Nazioni si è disputata su di un percorso veramente innovativo: Uliano Vezzani ha predisposto molti ostacoli nuovi che richiamano la tradizione con molti ostacoli a barriere monocolori (che senso ha oggi, con la qualità dei cavalli attuale, alzare ed allargare le barriere dai tanti colori di contrasto?). Percorso classico che ha selezionato i cavalli meglio preparati. Sono rimasto stupito dalla squadra tedesca che ha presentato dei cavalieri che non avevo mai visto tra i quali l’amazzone Kendra Brinkop che è stata la migliore della gara (il suo cavallo è stato l’unico che rimbalzava nella mano sollevando la schiena). Gara che ha visto un bel barrage velocissimo tra Germania e Belgio: l’eccellente cavaliere G. Wathelet ha battuto, solo per la sua superiore esperienza l’amazzone che ho citato. Terzo posto per Brasile e Francia nella quale mi è piaciuta Penelope!
- L’Italia purtroppo (20) è arrivata penultima, mancando la seconda manche; alcuni nostri cavalieri hanno sottovalutato la difficoltà di mettere il proprio cavallo in avanti per le dimensioni del campo prova molto affollato. Così i cavalli di Giulia Martinengo ed E. Gaudiano hanno reso al disotto delle loro possibilità. Regolare Chaclot che Pisano monta sempre nello stesso modo ed un pò sfortunato Luca Marziani .
- Il Piccolo G.P. ha mostrato un percorso esemplare per selezionare l’impulso dei cavalli: si è vista tanta “legna” ma anche degli ottimi percorsi. Molto utili perchè costituiscono un modello di equitazione i percorsi (sfortunati) di S. Guerdat e M. Fuchs che, nella ricerca del successo hanno affrontato la stessa girata nel modo più difficile perdendo entrambi: ma l’equilibrio e l’impulso di entrambi era giusto con pochissimi possibili paragoni. Tra questi P. Leprevost. Ha vinto K. Farrington su Creedance cavallo specialista mondiale nelle categorie di velocità e quindi oggettivamente imbattibile che ha preceduto il nostro av.sc. L. De Luca su quel Halifax che qualche anno fa ha vinto il G.P. Roma e che non trovo migliorato perchè manca di serenità e decontrazione. L’unico cavallo competitivo che avrebbe potuto combattere per la vittoria, oltre a quelli nominati, è stato Chalou che il car.sc. E. Gaudiano ha prontamente riportato nella forma abituale ma, dopo un percorso notevole, è stato tradito dal suo assetto che spesso manca di fermezza. Si sono ben comportati e classificati A. Alfonso (4°) e L. Minoli (5°). Bel percorso di F. Brotto la cui cavalla è stato un modello di decontrazione, serenità ed assenza di qualunque sforzo.
- Per il G.P. Roma, U. Vezzani ha presentato un percorso all’altezza del livello (alto) della gara: tutti i cavalli meno esperti sono naufragati a cominciare da quello, ancora molto verde (si spreca troppo sugli ostacoli) dal nostro car.sc. E. Gaudiano che pure l’ha molto bene interpretato. E’ emerso un altro giovane tedesco, D. Will (che, come la Brinkop, non ha niente a che vedere con la tradizionale scuola tedesca) che ha surclassato tutti grazie alla grande sottomissione del suo cavallo. Ha battuto due amazzoni americane che si sono molto ben comportate(0 – 0), L. Kraut e J. Springsteen che ha ben montato uno stallone non proprio facile. Dietro di loro, sfortunato M. Fuchs che ha montato da par suo Cloony, cavallo di non facile utilizzo. Sorprendente (per me dato che l’avevo visto in passato all’estero in prestazioni scadenti) la prestazione eccellente del nostro av.sc. G. Garofalo che ha ben montato un cavallo molto ben preparato (10°). A posteriori mi riesce difficile comprendere come mai non è stato messo in squadra. Tra l’altro, ha portato finalmente una nota positiva, anche in previsione futura, per la nostra equitazione!!!
- Carlo Cadorna
Un’Italia così disastrosa non si vedeva da alcuni anni. Ma senza una vera cultura di base, anzitutto nella preparazione dei cavalli, non può esserci continuità. Non per niente Garofalo monta un cavallo di Hendriks. Peccato che nella seconda manche invece di prendersi tutto lo spazio necessario abbia preferito ridurre la cadenza, col risultato di demotivare il suo bravissimo e giovane compagno.
Grazie per l’informazione che rende ancora più nero il nostro panorama equestre: d’altro canto, l’anno scorso, come da richiesta FISE, ho segnalato che il regolamento FISE compie un reato perchè autorizza l’uso delle redini di ritorno, anche per saltare, con i cavalli giovani. In questo modo viola il regolamento per il benessere degli equidi pubblicato dal Ministero della salute dove è scritto che tutte le bardature devono essere lente onde consentire al cavallo di manifestare le eventuali difese: tradotto in lingua più semplice significa che le redini ausiliarie devono essere sempre più lente di quelle normali sulle quali unicamente si deve appoggiare il cavallo. E’ facile notare che quanto sopra, oltre ad essere comunque ostativo all'”andare con la bocca del cavallo”, non può essere efficacemente controllato. Le mie osservazioni NON hanno ricevuto risposta dalla FISE!!!