Giovedì 23 è iniziata la nuova edizione del concorso internazionale di Piazza di Siena: una grande novità, molto gradita, è stato finalmente un commento tecnico competente (B. Chimirri) che ha spiegato come la buona equitazione si esprima mediante la facilità e naturalezza con la quale i cavalli saltano e l’apparente capacità dei cavalieri di annullare la loro presenza sul cavallo: in realtà la dovrebbero esercitare in modo invisibile mediante l'”azione del peso del corpo” (che però richiede un marcato appoggio sulle staffe!).
U. Vezzani ha predisposto il percorso da “primo giorno” evitando ostacoli e combinazioni che richiedessero molta copertura: donde è venuta la vittoria di L. De Luca che, sul piano tecnico, bella non è stata…. Infatti è stata la qualità del cavallo che l’ha salvato da qualche errore compiendo molti sforzi (affatto naturali) per non toccare con i posteriori, dal momento che il cavallo, lanciato ad una velocità alla quale non riusciva a mantenere l’equilibrio è stato letteralmente sbattuto contro gli ostacoli (cosa che si può fare soltanto quando l’equilibrio è perfetto!).
I percorsi più belli sono stati quelli di Zoe Conter, Giulia Martinengo, R. Pisani ed E. Bicocchi, entrambi molto migliorati!!!!! L. Marziani, con la sua sensibilità che riesce a superare ogni problema tecnico, ha presentato un cavallo in buone condizioni.
La Coppa delle Nazioni ha visto la supremazia della Germania grazie soprattutto alle sue amazzoni più giovani oltre agli USA dei quali però mi è piaciuto molto soltanto A. Vale. In evidenza per la sua buona impostazione tecnica anche la squadra del Messico. L’Italia è purtroppo finita ultima: anche il cavallo della Martinengo non era più nella situazione di equilibrio che aveva il giorno precedente…
Nella categoria a barrage del sabato, mi è piaciuto il messicano C. Guerreiro che potrebbe costituire un modello nell’utilizzo di un cavallo nel salto ostacoli. Bene anche il nostro G. Bassi che ha compreso più di tanti altri: nel senso che si fa tanta filosofia sul moodo di utilizzare i cavalli ma, alla fine, l’unica cosa che conta è l’impulso!
Buona prova di E. Gaudiano nella 6 barriere!
Nel GP Roma, la competenza e la bravura di U. Vezzani ha consentito di FILTRARE l’equitazione attuale di vertice attraverso un percorso che non ha selezionato la qualità dei cavalli, ma la loro PREPARAZIONE ATLETICA! In altre parole abbiamo potuto vedere dal vivo il livello di preparazione atletica di tutti i cavalli in campo: poichè, sulla base dello Statuto federale è questo il compito dei cavalieri abbiamo potuto valutare anche il loro operato. L’ordine d’arrivo ha rispecchiato fedelmente il valore dei binomi in gara: al livello di eccellenza i primi 4 classificati ai quali bisogna aggiungere Guerdat e Guerreiro. Ad un livello inferiore tutti quelli che pur avendo i cavalli in avanti, non si distaccavano dalla mano (ed hanno commesso di conseguenza dei brutti errori! Apprezzabile il gesto di A. Zorzi di ritirarsi nel rispetto del suo cavallo). In estrema sintesi, una gara come non si era mai vista!!!!!!
Caro Generale, dopo i disastrosi percorsi diCasadei e Camilli, posso solo dire che questo è il risultato meritato da un paese nel quale la regia delle riprese televisive è affidata a un analfabeta che oscura il percorso di Carl Cock su Caracole (!) per una intervista a Giacomo Casadei (!) e subito dopo oscura altri due percorsi per trasmettere spot publicitari, che è il modo migliore perché i destinatari dei messaggi mandi a qujel paese proldotti e pòroduttore. Insomma, incompetenza e maleducazione. E l’italia fuori dal secondo giro. Penoso.
Poi, a sorpresa, l’Italia, dodicesima e ultima, è stata ammessa alla seconda manche, nella quale i tre cavalieri che nel primo,percorso avevan o collezionato 28 penalità sono usciti con tre netti. L’enigma avrà risposta nel GP di domenica.
Appunto! E la risposta di Domenica è stata negativa…..
Dato che a Piazza di Siena è in campo il meglio dell’equitazione italiana, uso come metro la somma dei risultati in Coppa delle Nazioni e nel GP Roma. Quest’anno ottavi in CdN e 15* il primo binomio italiano in GP, il totale è 23, che è – se non mi sbaglio – il peggior risultato dell’Italia egli ultimi 15 anni. Tanto più negativo per la scarsa partecipazione di grandi squadre e di grandi cavalieri coi loro cavalli migliori. Ma la differenza tra i nostri e gli altri era visibile a occhio nudo. Sono disposto a perdonare un errore al n.1 ma non quello di chi dopo una doppia gabbia non riesce a rimettere il cavallo sul posteriore prima del prevedibile dritto.
Caro Generale, due parole su
Caro Generale, due parole su De Luca – che ha smesso la divisa – protagonista otto anni della vittoria in Coppa delle Nazioni a Dublino e oggi vincitore a Sentower Park della 150 a barrage, con un percorso velocissimo in sella a un cavalli italiano di 15 anni di proprietà della Marzotto. Anche domenica scorsa a La Baule solo uno zoccolo sulla stecca della riviera gli ha impedito di entrare in barrage. Gli altri componenti di quella squadra – Chimirri, Bucci, Bicocchi – non hanno tenuto il passo e nessun giovane li ha sostituiti. In Belgio oggi è entrato in barrage anche Camilli, che è andato fuori giri. Non credo che alle Olimpiadi pòossa fare meglio di così.
Tanto per smentirmi, ieri nel GP del CSI 4 a Sentower Park Bucci, su Hantano, è rimasto in testa fino all’ultimo percorso, quello dell’americano Farrington, che lo ha battuto di 60 cent., mentre Camilli, anche lui in barrage, si èpiazzato quinto con un ottimo tempo. Ma da quanto non vinciamo una 160 importante?
Il problema è che nessuno sa cos’è l’IMPULSO, come si sviluppa e come si mantiene: basta vedere lo pseudo lavoro che che viene svolto nei campi di prova. Ma ora si dà la colpa ai cavalli…. cosa riidicola perchè l’Italia è piena di buoni cavalli, reputati poco cavalcabili…..
Assolutamente d’accordo. Salvo poche eccezioni, i cavalieri italiani non sono in grado di affrontare i ritmi impostio daòe gare di , che sono poi
Assolutamente d’accordo. Salvo poche eccezioni, i cavalieri italiani non sono in grado di sostenere i ritmi delle gare di oggi che sono poi quelli dei quali i cavalli hanno bisogno per esprimere tutte le loro potenzialità.
In attesa dei risultati dei nostri 3 (tre) cavalieri nei due CSI 5, una notizia tragicomica: i cavalli allevati in italia non vengono più designati come S.I. né come MIPAAF (!) ma come cavalli MASAF, cioè Ministero Agricoltura Sovranità Alimentare Foreste! E la Federazione abbozza, come dicono a Roma…
Si è da poco conclusa a Aachen una 160 a barrage nella quale De Luca è arrivato secondo dietro a Fuchs montando una SF di 11 anni che mi sembra possa dargli grandi soddisfazioni. De Luca ha la qualità di compiere percorsi che sembrano en souplesse e invece al cronometro risultano velocissimi. Se uno lo osserva bene si rende conto che trova le distanze montando sempre in avanti ma senza mai sbracciare. Da prendere a modello. Ho notato che a Aachen l’ordine di partenza nei barrage è determinato non dall’ordine di entrata nel primo giro ma dal tempo dei netti, come nelle categorie a due percorsi. Il più veloce entra per ultimo. Tutto sommato mi sembra giusto. Vediamo cosa succede domenica. Credo che sia dai tempi d Piero d’Inzeo che l’Italia non vincve il GP di Aachen.
A me pare che De Luca monta bene ma non ha ancora compreso cos’è e quanto è importante l’impulso. Gli errori di posteriore hanno sempre questa causa!