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I CAVALLI GIOVANI

La FISE ha avuto recentemente l’intuizione di provvedere ad un ricambio del parco cavalli a disposizione dei migliori cavalieri di S.O. e l’ha subito tradotta in campo operativo costituendo, prendendoli in consegna dagli allevatori con opzione di acquisto,  un nucleo di cavalli (20 ?) da preparare al CEF dei Pratoni del Vivaro.

L’idea nasce dalla considerazione che i cavalieri impegnati nell’attività agonistica non hanno il tempo necessario per la preparazione dei cavalli giovani.  Questo è logico anche se Roberto Arioldi non si è mai lamentato per la mancanza di cavalli ed ha saputo organizzarsi in proprio.

Inoltre il CEF offre, sul piano dello sviluppo atletico, delle possibilità che nessun privato si può permettere.  Il punto debole dell’operazione sta nel fatto che fino ad oggi non si sono visti dei cavalli giovani preparati bene. Questo determina lo scetticismo di molti appassionati per il rischio che l’operazione si risolva nella creazione dell’ennesimo carrozzone,  utile soltanto a chi lo gestisce.  Effettivamente,  per ricordare dei puledri ben preparati, debbo risalire al tempo in cui la sezione addestramento del Centro Preolimpionico Ippico Militare era diretta dal M.llo Efisio Murtas.  Oppure, poco tempo dopo,  quando Lucio Manzin, comandante dello stesso centro, presentò i puledri davanti alla tribuna di Piazza di Siena nel superamento di una lunga serie di ostacoli dentro-fuori.  Uno spettacolo indimenticabile di armonia e gesto atletico!

Posto che oggi non vedo dei tecnici di quello spessore, la FISE potrebbe cavalcare il progetto con un’operazione trasparenza:  mostrare periodicamente i cavalli giovani in pubblico, nelle categorie ad essi riservate,  affinchè tutti gli appassionati ne possano constatare i progressi.   Senza dimenticare che la correttezza dell’addestramento, in un puledro, si vede sopratutto dall’assenza di compensazioni, vedi incordature sulla schiena e gonfiori degli arti.

Quello che mi sorprende,  è la latitanza degli allevatori di quei cavalli.    Quasi che il loro interesse si sia esaurito con l’ affidamento dei puledri:  se è così, un interesse davvero cieco dal momento che quei cavalli sono il loro miglior biglietto da visita per vendite future.

Nell’estate 2012 l’esperimento si è chiuso con soddisfazione perchè i cavalli sono stati venduti all’asta e la FISE ha salvato la faccia. Ma vorrei sapere chi sono gli sfortunati acquirenti di quei cavalli:  bellissimi sì, ma anche pieni di compensazioni che ne pregiudicano la carriera. Forse gli acquirenti non se ne sono accorti, ma sono pronto a scommettere che quei cavalli non vanno lontano.

 

Carlo Cadorna

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