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LA FONDAZIONE DELL’A.N.I.E.

 

 

 

 

L’idea di fondare l’Associazione Nazionale Istruttori di Equitazione è nata, durante il corso istruttori svoltosi a Montelibretti alla fine del 1973, nella testa del Col. Raffaele Porpora che era uno dei frequentatori e stava studiando per diventare uno dei migliori avvocati del foro di Roma.

Ricordo bene quell’avvenimento perché il corso era tenuto dal Ten. Paolo Angioni che era il mio istruttore e mi chiamò a far parte della commissione d’esame.

Questa era composta dal Col. G. Carli-Presidente, Ten.Col. L. Nava, Cap. Carlo Cadorna, Cap. Nello Rizzi, Ten. P. Angioni, S.Ten. L. Cordovani – membri.

I frequentatori erano il Cap. R. Porpora, Cap. E. Treselli, Ten. V. Pruiti, S.Magg. G. Silvi, S.Magg. R. D’Ambrosio, Sig. N. Cadeddu, Sig. V.Sanu, Sig. G. Petitto, Sig. M. Guasti, Sig. G. Spano, Sig. F. Di Giusto, Sig. R. Ricchieri.

Lo statuto dell’A.N.I.E. fu redatto dal Cap. Porpora che ne parla in un’allocuzione che pronunciò a Pinerolo in occasione del centenario della morte del Cap. Caprilli.

I lettori potranno apprezzare, nelle fotografie pubblicate, lo stile perfetto del Cap. Porpora, allievo di quel grande istruttore che fu il Col. Vittorio Alborino:  Questi mi onorò della Sua amicizia e mi affidò il Suo ultimo scritto a commento del Testo Guida per gli istruttori FISE (che pubblicherò…).

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Il libretto di colore bianco, con cui è stato diffuso nel 1977 lo Statuto dell’ANIE affiliata alla FISE con sede iniziale in Roma, via C. Ferrero di Cambiano 82, si presenta con due fra le più note fotografie d’epoca del grande cavaliere, Cap. Federico Caprilli.  Per caso, Cambiano dista poco da Pinerolo.

 

 

 

 

 

La prima foto è quella del tecnico che presenta un cavallo senza testiera e scosso (ma con le fasce sia agli anteriori che ai posteriori), composto ed attento, non di statura, quasi codimozzo.  Egli, in piedi alla sua sinistra, lo regge;  ma solo tenendogli affettuosamente e con dolce fermezza la mano guantata sulla punta della spalla sinistra, all’interno dell’Ippodromo di Tor di Quinto (ora intitolato al Gen. Pietro Giannattasio).

La seconda foto è quella tipo “tessera”.  Vi si notano i baffi folti, ben curati, appuntiti.  Lo sguardo è incisivo ed aperto; sul copricapo del tempo si staglia la dragona con il numero del Reggimento (Genova Cavalleria 4°).

Vi si apprezza(storicamente) una vaga rassomiglianza con il Generale di Cavalleria dei tempi nostri Tommaso Perrone, deceduto qualche anno fa, che qui ci fa piacere, da appassionati, ricordare.

Anche Tommaso Perrone era socio dell’ANIE, fondata il 20 dicembre 1973 a Passo Corese, dagli 11 frequentatori del 1° Corso misto per istruttori SME – FISE.

 

 

 

 

 

 

Tra i soci fondatori, il Capitano di Cavalleria Raffaele Porpora ne ha redatto lo Statuto (egli si dedicava teoricamente e praticamente agli insegnamenti caprilliani;  studiava Giurisprudenza nei ritagli di tempo).   Egli era stato (in Accademia – 12° Corso – 1955/1957) allievo del Col. Alborino, ideatore nel 1978 del trofeo Caprilli “inventato” dall’ANIE.

 

 

 

 

 

 

 

 

Unitamente all’anziano maestro Alborino, nell’ambito del Direttivo ANIE, di cui ha fatto parte fino al 1985, l’allora Cap. Porpora ha impostato le regole e le modalità del Trofeo Caprilli, con precise schede per ogni aspetto dell’applicazione del Sistema caprilliano, da parte dei cavalieri in campo, onde formare le graduatorie.

Ancora oggi, in tal modo, un altro dei “prodotti” di Caprilli si celebra ogni anno a Verona, in occasione della Fieracavalli.  Qualcuno lo ha definito l'”Oscar” dell’Equitazione.

 

 

 

 

 

 

 

Il Colonnello Alborino, negli anni ’60, era stato Aiutante di Campo del Gen. C.A. Guillet, fratello del più noto “cavaliere” (anche della Guerra di Spagna) Ambasciatore A. Guillet.  Questi ammirava Caprilli e ne è stato contemporaneo, ancorché non coetaneo.

Lo Statuto dell’ANIE è ispirato, comunque, agli insegnamenti tecnici di Federico Caprilli.  Il primo vincitore del Trofeo è stato Raimondo d’Inzeo a novembre del 1978.  A novembre del 1981 fu vincitore Piero d’Inzeo.

Tommaso Perrone (che era stato Tenente di destra del Cap. Raffaele Porpora sul finire degli anni ’60 in Montebello) ha primeggiato nella classifica del Premio Caprilli nel 1980.

In un ritaglio di stampa del gennaio 1979 (Lo Sperone – Milano) si legge un ampio resoconto del Presidente ANIE del tempo (Colonnello Oscar Casati – Polizia a Cavallo- all’epoca non ancora smilitarizzata), anch’egli fedele interprete teorico-pratico del Sistema di Equitazione Naturale, ideato da Federico Caprilli.

Altro ritaglio di stampa sportiva, qualche mese prima ( Press Sport – n° 4 del 9 maggio ’78) , sintetizzati i primi 6 anni di vita del sodalizio fondato da cavalieri/istruttori fedeli al Sistema, raccomandava-tra l’altro- di “…evitare incidenti al cavaliere e traumi al puledro…” durante la preparazione del cavallo sportivo.

Descriveva, infatti, con l’ausilio probatorio di tre fotografie tempestive, taluni momenti della doma progressiva,  … in caserma a Tor di Quinto, nelle ore libere dal servizio.

 

 

 

 

 

 

A terra era il Cap. Perrone;  a cavallo era il Cap. Porpora;  il puledro in corso di doma era Altero del Colle Rosso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il tutto si svolgeva, più di 50 anni dopo la morte di Federico Caprilli, in luoghi limitrofi a quell’Ippodromo, senza trascurare affatto i Suoi “divini” insegnamenti.

Oggi….non tutto si svolge come allora!!!

                                                                                                        Raffaele  Porpora

 

 

 

3 Responses to “LA FONDAZIONE DELL’A.N.I.E.”

  1. Elvisio Valerio Canori #

    Ho nostalgia di quel mondo ora mai scomparso…ho avuto l’ onore di essere stato in giovanissima età allievo del colonnello Oscar Casati.
    Equitazione…scuola di vita di ordine di principi di fatica di abnegazione e di eleganza

    17 Luglio 2024 at 18:35 Rispondi
    • lastriglia #

      Sono stato molto amico del Col. Casati: altri tempi nei quali vi erano ancora persone che conoscevano l’Equitazione ed i suoi valori!!! Oggi si sfrutta la qualità dei cavalli che la selezione allevatoriale ha indubbiamente trasformato!

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