La FISE, negli ultimi quindici anni, si è preoccupata sopratutto di aumentare il numero dei tesserati a scapito della Federazione per il turismo equestre che inquadrava alcune discipline non olimpiche. Ne è nata una lunga disputa legale che è giunta alla conclusione con la sentenza dell’Antitrust.
D’ora in poi, la FISE avrà il monopolio soltanto dell’attività di vertice e di quella qualificante; le manifestazioni a carattere amatoriale dovranno invece essere aperte alla concorrenza.
Da questa sentenza i tesserati FISE non potranno che trarre vantaggio. Sia perchè la FISE sarà costretta a diminuire i costi ed a migliorare l’organizzazione delle manifestazioni a carattere regionale; sia perchè aumenterà l’offerta e quindi la possibilità di scelta.
Sarebbe utile ed interessante che, nell’ambito della necessaria ristrutturazione dell’ippica, si incentivasse una altrettanto sana concorrenza tra ippodromi.
Carlo Cadorna
Da quanto ho capito le gare di CROSS-COUNTRY non fanno più parte della FISE. Ho recentemente organizzato nella brughiera di Casorate dei POINT TO POINT ( marce di regolarità seguite da cros, ognuno con cadenze stabilite), ma al di fuori della regolamentazione FISE. L’equitazione di campagna va in dimenticatoio……
Saluti e complimenti per il sito P.R.
La FISE ha un mese di tempo dalla sentenza per modificare i propri regolamenti: tutto quello che non è disciplina olimpica e che è amatoriale (quindi ritengo anche le categorie 1-2 di completo e tutte quelle non qualificanti di SO) deve essere
consentito ai circoli ed ai tesserati FISE anche al di fuori dell’organizzazione federale. E’ una rivoluzione!
Non ho visto la sentenza dell’organo di garanzia. Ma sembrerebbe di capire che pur permanendo l’obbligo di essere tesserati Fise e di svolgere l’attività, anche agonistica ma non a livello qualificante, presso centri affiliati alla Fise, l’organizzazione degli eventi non qualificanti diverrebbe libera per i singoli circoli. Se così fosse, ritengo anche io che i primi a beneficiarne saranno i nostri portafogli.
La sentenza è pubblicata sul sito FISE e su cavallo2000. Mi sembra che sia come dici. La FISE
però ha già messo dei paletti costosi riguardanti la sicurezza e l’assistenza veterinaria.