La scienza moderna offre degli aiuti importanti per la cura del cavallo. Mi riferisco agli apparecchi elettromedicali che possono essere usati per la cura di problemi infiammatori di vario genere e per la riparazione delle lesioni muscolari ed articolari. Il problema che si presenta per l’utilizzo di questi strumenti è che è necessaria una diagnosi precisa con l’individuazione dei punti da trattare ed una grande esperienza da parte del fisioterapista.
A questo proposito, la Tecarterapia offre un importante ausilio perchè indica sul display il livello di infiammazione. Si tratta di uno strumento che, attraverso due poli (quello positivo sulla parte da trattare), immette elettricità ad alta frequenza nel corpo stimolando l’auto riparazione dei tessuti. I risultati sono di rapido apprezzamento e la terapia ha dei tempi non troppo impegnativi oltre all’enorme vantaggio che i miglioramenti restano stabili.
Altra terapia molto utile è la magnetoterapia: si immettono nella parte delle onde elettromagnetiche che vanno a modificare quelle naturali. A bassa frequenza si ottiene un effetto vasocostrittore, antidolorifico ed antinfiammatorio. Ad alta frequenza un effetto vasodilatatore che stimola la riparazione, simile a quello dei vescicanti ma con azione molto più in profondità: possono essere curate in una ventina di giorni delle lesioni muscolari croniche (compensazioni della groppa) che mettono fuori uso un cavallo e non sono curabili con la veterinaria. La cura dei problemi ossei ha tempi lunghi (almeno 2 ore al dì); meno (30′) quelli muscolari e nervosi. E’ un ottimo veicolo per i farmaci ad uso topico e può essere associato alla manipolazione con risultati positivi.
Questi strumenti (soprattutto la magneto) hanno l’indubbio vantaggio che possono essere usati per uso umano personale con il vantaggio della potenza che è necessaria per trattare i cavalli(gli strumenti piccoli hanno scarsa efficacia). Il costo di uno strumento professionale è di circa 6.000 per la magneto e fino a 30.000 per la tecar.
A fattor comune questi strumenti non hanno controindicazioni: il loro impiego efficace richiede molta esperienza.
Voglio aggiungere uno strumento naturale di cura che spesso è il più efficace: l’applicazione del ghiaccio. Dovunque c’è un’infiammazione dà dei risultati di una efficacia e rapidità straordinarie. Va applicato sulle zone infiammate per la durata di circa 20 minuti, ripetendo, eventualmente, l’operazione più volte al giorno.
Carlo Cadorna