I recenti insuccessi del settore Salto Ostacoli hanno messo in maggiore evidenza tutti i difetti della nostra organizzazione sportiva. Confusione dei ruoli, responsabilità indefinite, accuse reciproche ed incertezza per il futuro.
Per poter funzionare correttamente e, di conseguenza, assicurare nel futuro dei risultati sportivi costanti, la nostra organizzazione deve prima di tutto separare totalmente la gestione tecnica da quella politica. E’ stato fatto solo in apparenza.
Quindi bisogna che la gestione tecnica abbia un solo responsabile che si sceglie i collaboratori. Gli devono essere posti degli obiettivi da raggiungere di breve, medio e lungo periodo. Se gli obiettivi non vengono raggiunti il tecnico viene sostituito.
Invece, non si sa chi dovrebbe essere il punto di riferimento tecnico, gli obiettivi sono vaghi o poco noti e vi è una quantità di interferenze che non aiutano certo a migliorare la situazione.
Non me ne voglia Luca Panerai se gli faccio una critica: nell’intento, certamente meritorio, di aiutare la nostra equitazione a risollevarsi, almeno sul piano mediatico, esprime dei giudizi diretti o impliciti sui nostri cavalieri che sono di esclusiva competenza della direzione tecnica.
In un’organizzazione efficiente, solo la direzione tecnica, oltre ai risultati (che devono essere attentamente analizzati), è competente a stabilire chi monta bene e chi no, chi è d’interesse federale e chi magari lo è stato ma non lo è più.
Carlo Cadorna