La disputa recentissima dei completi quattro stelle di Lexington e Badminton, mi permette di analizzare alcuni aspetti di quanto avvenuto.
Innanzitutto la grande partecipazione considerato anche l’elevato livello di difficoltà: erano tutti in grado? Non mi pare dal momento che le gare moderne tendono ad un elevato livello di specializzazione e mi sembra inutile partecipare a completi di quel livello se non si è in grado di conseguire, in rettangolo, un punteggio negativo inferiore ai 50 punti.
Purtuttavia il livello dei concorrenti americani si è alzato moltissimo e, a volte, non è stato apprezzato nella giusta misura dai giudici: che cosa dire a Lexington del punteggio (-45) sottovalutato di H. Burnett e di quello molto sopravvalutato di Zara Tindall (-46)?
Un buon giudice deve sempre partire dal giudizio d’assieme anche quando classifica i singoli movimenti: il cavallo della Tindall non si sosteneva ed era sempre sulla mano!
Anche a Badminton il livello è stato buono compresa la nostra A. Schivo.
I percorsi di cross-country mi sono sembrati entrambi adeguati al livello della prova. Quello inglese più naturale e quindi più saltabile comprese le molte siepette che sono utili per sollevare la parabola dei cavalli.
Invece trovo negativa l’idea di montare un cancello che a volte è caduto, a volte no: gli ostacoli devono essere ben fissi e moltissimi incidenti con gravi conseguenze sono stati dovuti, in passato, proprio al fatto che alcuni ostacoli erano fissati male.
Piuttosto è importante che gli ostacoli siano in sintonia con le caratteristiche della campagna: quante cadute sul tronco d’ingresso del laghetto ma nessuna con gravi conseguenze!
Quanto alla preparazione dei cavalli per la prova è stata mediamente buona ma con poche eccellenze: tra queste mi piace segnalare il percorso di T. Price a Badminton: non ha mai mosso un dito nè dato una montata!
Nello stesso modo ha montato C. Burton preferendo incassare una piantata al laghetto piuttosto che fare un intervento che avrebbe compromesso la serenità del suo cavallo: è così che si preparano i cavalli in campagna perchè devono “comprendere”.
La prova di S.O. è il punto dolente del completo attuale. Si vedono quasi esclusivamente dei brutti percorsi con i cavalli con la schiena bassa.
Il cavallo, per la sua costruzione fisica, alza la schiena se avanza (copre spazio) cercando l’appoggio sulla mano, scavalcandola e distaccandosi da essa: ne abbiamo potuto vedere un buon esempio nel percorso di M. Todd su Campino.
E’ un atteggiamento diverso da quello del rettangolo nel quale vige la posizione seduta allo scopo di invitare il cavallo a stare sulle anche.
Inoltre, prima della prova, bisogna lavorare parecchio allo scopo di rimettere il cavallo in equilibrio senza troppo preoccuparsi della riunione.
Carlo Cadorna
Buona sera Carlo
leggo sempre con interesse i suoi commenti.
Ho seguito Badminton con interesse , sempre affascinante.
Concordo con i suoi commenti sul dressage .
riguardo al cross trovo che i percorsi ” moderni” non mettono mai il cavallo in una buona azione , i percorsi dovrebbero essere pensati per non mettere mai il cavallo in condizione di saltare o girare a meno di 400 mt min , purtroppo alcune combinazioni devono essere affrontate a cadenze molto inferiori, venendo meno all’essemza del cross country.
Cordialmente
Giorgio
Caro Giorgio,
condivido completamente ma dobbiamo prendere atto che di “uomini di cavalli” (donne comprese!) ce n’è in giro sempre meno e quindi vengono prese decisioni che sacrificano i cavalli per un supposto spettacolo che tale non è, almeno nel senso artistico del termine. Però i cross citati sono stati comunque più scorrevoli di quello pensato per i saltimbanchi di Rio!!!
Segnalo che nel canale Badminton Horse Trials del sito Youtube è disponibile il filmato integrale del Cross della durata di ore 5.44′. I nostri Sandei e Schivo si trovano rispettivamente a 2.09′ e 3.38′.
I numeri della classifica finale ci dicono che dei 46 binomi che hanno concluso la prova, 25 avevano un punteggio al dressage inferiore a 50 e 21 superiore. Dei 36 binomi che non hanno concluso la prova, 15 erano sotto i 50 punti e 21 sopra.
Altri numeri che colpiscono: i 56 anni del vincitore Andrew Nicholson ed i 17 del suo Nereo, oltre ai 61 di Sir Mark Todd classificatosi 4° e 6°!
giuseppe maria de nardis
Io non sono sicuro perché esattamente perché, ma questo
sito web sta caricando estremamente molto lento per me.
È qualcun altro avendo questo problema problema
o è un problema problema sulla mia estremità?
Controllerò indietro successivamente e vedere se il problema
persiste. Maramures
Grazie, buona giornata!
Ho molti lettori, soprattutto all’estero, e mi parlano molto bene anche del funzionamento del sito…