About the Post

Informazioni Autore

LA COSTRUZIONE DEI PERCORSI DI S.O.

La costruzione dei percorsi, effettuata dai direttori di campo, deve rispondere ad alcuni requisiti: anzitutto di essere produttivo per i cavalli partecipanti, nel senso di contribuire al progresso del loro addestramento, salvaguardandone l’integrità fisica.

Quindi di essere giustamente selettivi rispettando i veri valori in campo con riguardo, non tanto alla qualità dei cavalli ma piuttosto a quella dell’addestramento.

Infine dovrebbero essere divertenti per i cavalli, per i cavalieri e per il pubblico.

doha

 

 

 

 

 

Per contribuire al progresso addestrativo dei cavalli i percorsi devono rispondere ad alcuni criteri: devono stimolare e facilitare l’impulso dei cavalli :  si ottiene disegnando dei tracciati che riproducano dei movimenti di maneggio.

Devono essere variati, prevedendo un equilibrio tra le due mani, tra ostacoli verticali ed ostacoli larghi, tra ostacoli pieni ed ostacoli trasparenti (con riferimento anche ai ripari), tra colori forti e colori tenui.   Devono proporre degli esercizi che alternino estensione e riunione, che aiutino i cavalli a tendersi (linee spezzate), che aiutino i cavalli a ragionare ed a centrare la parabola sui salti ed a rientrare davanti ad essi (combinazioni).

 

 

 

 

 

 

 

 

Quindi, il direttore di campo deve percepire come una bocciatura le eliminazioni o comunque l’evidente difficoltà dei cavalli a superare uno o più ostacoli.     Il segreto sta nel disegnare tracciati scorrevoli e nel costruire invitanti i primi ostacoli delle linee.    I primi ostacoli del percorso, nei quali il cavallo si riscalda, non devono proporre difficoltà particolari.   Bisogna anche tener presente che i cavalli tendono a seguire lo steccato ed a guardare verso l’uscita (passandole davanti perdono impulso).

helsinki

 

 

 

 

Per essere giustamente selettivo il percorso deve premiare i cavalli meglio addestrati ed essere uguale per tutti i concorrenti:  quindi distanze andanti, in aumento per il progressivo riscaldamento,  e larghi pari alternati a verticali trasparenti che possono anche essere preceduti da un ostacolo pieno.  Fare il contrario sarebbe una trappola per il cavallo che “vede” l’ostacolo pieno attraverso quello trasparente (lo stesso avviene con gli ostacoli contro sole, prima del tramonto e con i cartelloni pubblicitari sullo sfondo).

 

 

 

 

 

La posizione del sole(che si muove) è essenziale, soprattutto nel pomeriggio. Lo stesso con le luci:  gli ostacoli contro sole o controluce creano delle zone d’ombra che possono condizionare il risultato.   Fu evidente l’errore del direttore di campo ai mondiali di Lexington, che mise la gabbia contro luce:  la cavalla Seldana ci ha rimesso la medaglia d’oro!  Le linee sono condizionate dal modo nel quale si salta l’ostacolo d’ingresso.

los algeles

 

 

 

 

 

 

Le combinazioni dovrebbero mettere alla prova l’equilibrio reale dei cavalli e la loro capacità di coordinare il treno anteriore con quello posteriore.  Le distanze debbono essere andanti con ostacoli larghi in uscita, per non costringere i cavalli a fare degli sforzi innaturali.  Possono essere strette soltanto con dei verticali in uscita.  Le triplici si mettono soltanto in ingresso perché altrimenti sono pericolose.

 

 

 

 

 

Gli ostacoli devono avere caratteristiche tali da impegnare i cavalli per garantire la loro sicurezza (art. 19,1 reg.). Le barriere non devono essere troppo leggere, tali da cadere al minimo urto, né troppo pesanti, tali da causare la caduta dei cavalli (id. reg. S.O.).

Infine il percorso dovrebbe essere divertente per cavallo, cavaliere e pubblico.  Se risponde ai criteri enunciati già lo è perchè non è “banale” e propone continui esercizi che mettono alla prova l’abilità dei concorrenti. Questo il pubblico lo percepisce:  ricordo bene l’emozione del pubblico di Piazza di Siena quando il direttore di campo era il Gen. Lombardi!

aachen

 

 

 

 

 

 

Inoltre si può mettere un pò di fantasia nella costruzione degli ostacoli a prescindere dal materiale disponibile.   Quando c’è di mezzo il tempo si deve mettere in gioco sia la velocità che la maneggevolezza dei cavalli.

Il direttore di campo intelligente impara (e prende nota) osservando come si comportano i cavalli sul percorso da lui costruito:  dovrebbe essere uno spettacolo armonioso.

Carlo Cadorna

Ancora nessun commento.

Lascia un commento