Ho visto una grande quantità di cavalli in difesa e, di conseguenza, senza impulso e con un equilibrio precario. Si sono salvati in pochi: davanti a tutti il car sc. E. Gaudiano che deve avere un eccellente istruttore perchè continua a migliorare tanto che ritengo la Sua posizione internazionale stabile e con possibilità di progresso.
Dopo di Lui il migliore è stato G.P. Garofalo anch’egli con un cavallo che avanza coprendo spazio andando verso l’ostacolo. Buona l’impostazione di F. Brotto, ma il Suo cavallo ha un impulso appena sufficiente. Accettabile anche O. Bonomelli ….
Per il resto l’assetto è diventato un surplus e dubito che possa esservi un futuro!
Sabato il cavallo di Gaudiano non era più lo stesso ed andava sotto sforzo. Invece si è confermato il cavallo di G.P. Garofalo che quindi ha meritatamente vinto a mani basse….
Caro Genmerale, il Garofalo che ha vinto è quello che monta in Olanda. E’ l’unico a non aver commesso errori nei tre percorsi, ma ‘solo’ due fuori tempo. Evidentemente Vezzani ha messo giù dei percorsi da G.P. internazionale a 5*, questo è il responso. Nel CSI3 di Gorla Minore il primo italiano in GP è arrivato 41°. Nel CSI4 di Fontainbleu De Luca si è ritirato. Negli altri GP europei non c’era nessun italiano. Insomma, un quadro desolante.
Caro Amico, ho confuso i due Garofalo: il fratello ha un cavallo eccellente ma lo monta con il metodo federale che è completamente errato. Concordo sullo stato dell’equitazione italiana della quale i campionati hanno dato un quadro desolante!
Finalmente buone notizie, non da Gorla Minore, dove in Coppa delle Nazioni l’Italia è arrivata sesta, dopo Portogallo e Bulgaria, ma dal CSI3 di Grimaud. De Luca ieri ha vinto il GP mentre venerdì Gaudiano è arrivato primo e terzo nella stessa 150. Insomma Gaudiano si conferma un garista di alto livello mentre De Luca non ha più l’ampia scelta di giovani cavalli che gli offriva la scuderia Stephex. Comunque ha vinto davanti ad alcuni dei migliori cavalieri del circuito.
Ho seguito solo la prova del sabato, due manche di altezza 160.
Un percorso impegnativo, ma senza trabocchetti, come nello stile del direttore di campo Vezzani.
Quaranta cavalieri partenti: ventisei completano le due prove per un totale di 542 penalità, una media di 20,8 penalità ca. a cavaliere/amazzone. Risultati che parlano da soli.
Qualcuno alla FISE ha pensato di chiedere ad Uliano Vezzani un debriefing con cavalieri, tecnici, tecnici federali, dirigenti federali, per farsi spiegare come si monta in tali percorsi e come vanno preparati i cavalli, dato che palesemente non lo sanno?
Ma soprattutto alla FISE ci sarebbe qualcuno in grado di capire/ascoltare?
E’ questo che si intende quando si dice che l’Equitazione è cambiata?
Una situazione penosa e desolante.
L’uso della Ragione è l’unico metodo oggettivo per comprendere le cose: ma non vi è maggior sordo di chi non vuol ascoltare….