Il G.P. di Amsterdam si è disputato su di un percorso anonimo, nel senso che ha messo in rilievo troppo poco la capacità dei cavalli di esprimere equilibrio ed impulso abbinati: questa è la vera base della buona equitazione!
L’ha mostrato molto bene il cavaliere irlandese Denis Linch, che a mio giudizio è stato il migliore, rispettando l’equilibrio del suo cavallo nella parte finale: in essa avrebbe infatti potuto guadagnare almeno un secondo aumentando la velocità. Ma, se avesse fatto così, avrebbe confuso l’equilibrio, anche mentale oltre che muscolare, del suo cavallo. BRAVISSIMO! Il fatto che sia stato il migliore lo dimostra la giusta postura del suo cavallo sempre ben TESO sulla mano ma mai chiuso (come purtroppo gran parte degli altri cavalli) e con la groppa del cavallo sempre ben sollevata.
Caro Generale, la coppa delle nazioni Longines, di Doha, ha dato l’occasione per riflettere sullo stato ella nostra equitazione. L’Italia era, con l’UAE, l’unica a presentare i suoi cavalieri migliori con i cavalli migliori. Eppure siamo arrivati solo quinti. Ha vinto l’Irlanda, che potrebbe mettere in campo altre quattro squadre altrettanto forti, con sette netti agli ostacoli, come la squadra araba. L’unico nostro cavaliere a chiudere con due netti un percorso non molto selettivo è stato Bucci. Cavalieri nuovo non se ne vedono, dovremo aspettare che i vari Pieraccini, Lupino, Simonetti, si decidano a confrontarsi nel circuito internazionale. Per il momento constatiamo che da più di quattro mesi un cavaliere italiano non vince un G.P. importante.
Mi correggo, Abu Dahbi, non Doha, dove erano invece presenti Gaudiano e Previtali, che hanno raccolto le briciole.
Io ritengo che in Italia non si sappia lavorare i cavalli perchè si ignora che cos’è l’IMPULSO!
Caro Generale, sabato la svedese Malyin Baryard-jonsson ha vinto il GP del CSI5 di Doha – 540.000 € di montepremi. Domenica la svedese Linda Heed ha vinto il GP del CSI5 W, di Gotheborg. Nel nostro CSI2 di Busto Arsizio il GP ha visto due italiani nei primi 14, uno al quarto l’altro al tredicesimo posto. Insomma, una marea di mediocri. Evidentemente è un problema di scuola, di istruttori. Cioè un problema che spetta alla Federazione affrontare, ma quella attuale non sembra rendersene conto.
Ho visto il G.P. di Gotheborg ed ho individuato solo tre cavalli ben preparati (S. AUFFARTH, M. STEVENS, O. LYNGVAER). Invece sono svariati i cavalieri che montano il percorso in modo corretto.