Si è disputato al Circo Massimo (Roma) il G.P. del Global Tour alla presenza di un numeroso pubblico, giovane ed appassionato. Ottima quindi la decisione della FISE di concedere l’ingresso gratuito e di scegliere questa collocazione al centro di Roma. Percorsi ottimi preparati dal Direttore U. Vezzani. Erano presenti molti tra i migliori cavalieri: desidero chiarire che il mio commento parte dal presupposto che la prima regola della buona equitazione è il “rispetto del cavallo” che significa concedergli la possibilità di sviluppare ed utilizzare quei mezzi che gli consentono di saltare bene ma con il minimo sforzo. Questo allo scopo di salvaguardare la sua efficienza atletica fino a tarda età. Poichè il cavallo si muove e salta utilizzando l’oscillazione della colonna vertebrale ed essa è regolata dal movimento dell’incollatura e delle reni, è evidente che queste due entità fisiche devono essere rispettate e valorizzate. Il cavaliere che mi è più piaciuto è il tedesco D. Will esempio raro di assetto ben funzionante. Ma ho anche apprezzato l’ottima preparazione fisica del cavallo del danese A. Schou, e la monta di J. Epaillard, H. Charles, K. Staut, P. Fredricson e M. Baryard. Mi ha invece deluso il cavaliere svedese H. von Eckermann perchè il suo cavallo ha usato più i garretti che la schiena: pure ha vinto grazie alle sue qualità superiori. Ma i garretti sono delle articolazioni che si logorano rapidamente se devono sopportare degli sforzi che sono deputati alle leve posteriori che, però, possono agire soltanto se il cavallo solleva la groppa. P.G. Bucci ha presentato in buone condizioni il suo cavallo Cochello: è un esempio da imitare!