Questa è una storia vera, accaduta in questi giorni, che è molto utile per far comprendere ai tesserati in quale pasticcio ci siamo messi con l’aggravante che questo costa alle nostre tasche circa 3,5 mln. di euro (+ 2,5 C.R.). Spero anche che tutti i candidati alla presidenza FISE se ne facciano una ragione.
I regolamenti FISE prevedono che un cavaliere tesserato con un circolo possa, avendone i requisiti, fare l’istruttore a tempo parziale per tre circoli anche diversi dal suo. Quest’anno la FISE ha introdotto, anche per questi istruttori, l’obbligo di corrispondere alla stessa una tassa di cento euro giustificandola con presunte opportunità assicurative. Il sito federale nulla riporta circa le modalità di versamento né sulle sue condizioni/conseguenze.
Il nostro istruttore riceve una telefonata dal presidente di uno dei circoli nei quali presta la sua opera: egli si offre, con grande cortesia, di provvedere al versamento della tassa. Decide pertanto di aderire alla generosa offerta. Il presidente versa la tassa ma nessuno della FISE lo avverte che in questo modo l’istruttore effettua di fatto un cambio di residenza sportiva: infatti, quando due giorni dopo l’istruttore chiede il rinnovo della patente agonistica, gli viene offerta la possibilità di farlo per il suo circolo soltanto versando alla FISE una tassa per il cambio di residenza sportiva.
L’istruttore cerca di risolvere il caso rivolgendosi agli uffici del C.R. che però non forniscono una soluzione. Allora interessa i responsabili della FISE centrale i quali chiedono tempo per studiare il caso. Il giorno dopo viene comunicata la non soluzione: il modo più economico per risolvere il caso è quello di pagare l’extra tassa per il cambio di sede sportiva.
Ho voluto raccontare questo caso perché, al di là delle cifre, è un esempio di come il mostro della burocrazia possa fagocitarci tutti.
Quando l’istruttore ha rappresentato quanto stava avvenendo ai responsabili federali era convinto che gli avrebbero detto: “non si preoccupi; l’importante è che la tassa sia stata pagata. Ora cancelliamo il cambio di residenza sportiva in modo che può rinnovare la patente agonistica”.
Invece, nulla di tutto questo: evidentemente egli è soltanto uno stupido facilone. Ma siamo matti? Pensava veramente di poter sconvolgere impunemente la prassi (nuovissima e sconosciuta) federale? Quindi è colpevole, stia zitto e paghi!
Carlo Cadorna
P.S. In un prossimo articolo cercherò di mettere a fuoco il problema per comprendere come liberarsene (“Le elezioni della FISE”).
Ma stiamo scherzando?
Ma dove andremo a finire di questo passo?…. Mi stavo chiedendo da tempo Xché non imbracciamo le
Forche e ci ribelliamo a tutto ciò che di sbagliato ci viene imposto ogni giorno in questo paese! Perché colonnello siamo tutti sordi all Azione?… Lei viene da un tempo
In cui si Agiva. Ora si chiacchiera e basta! Perché?
È avvilente perché noi giovani dovremo dare la prima pedalata.. Il punto è che non riusciamo nemmeno a salire in bicicletta , a organizzare una VERA “rivolta ” siamo pigri e ingrigiti anche se non dall’età.. Questo paese ci ha messi in ginocchio così ci Siamo rincoglioniti davanti a Tv ,social network che in realtà avrebbero altro scopo che passare ore e ore a impicciarsi delle vite degli altri!
Colonnello manca l’azione! Manca la reazione.. Manca l interesse .. E così continuano a turlupinarci sotto ogni aspetto della Nostra vita!
Condivido totalmente: oggi sarebbe anche più facile attraverso la costituzione di gruppi su facebook. Manca totalmente il carattere ma, spesso, anche la capacità di comprendere perché tutto il sistema è pensato e regolato per invitarci a non pensare…
Rimaniamo in attesa della sua indagine poi cercheremo di scendere in piazza!