In Italia il benessere dei cavalli è tutelato dalla legge che vieta gli impieghi insostenibili per la loro natura, valutata anche in senso etologico.
Da un pò di tempo ogni occasione è utilizzata per l’organizzazione di convegni che ribadiscono la volontà della tutela da parte di tutti gli enti interessati.
Sorprende quindi vedere in televisione il cavallo Almero che partecipa alle principali competizioni di salto ostacoli (ora è stato mandato all’estero in rappresentanza dell’Italia) mostrando delle difese plateali e ripetute. Infatti, chiunque conosce i cavalli sa che si difendono per evitare il dolore(che sopporta meglio dell’uomo) e la fatica eccessiva.
Altrettanto sorprendente è l’abitudine dei commentatori di qualificare quelle difese come un problema del cavallo.
Io sono certo che i responsabili del cavallo hanno fatto di tutto per risolvere il problema che è di loro competenza perchè il cavallo non ha potuto scegliere il proprio impiego e quelle difese ne limitano molto il rendimento agonistico.
D’altro canto il problema va risolto anche perchè il cavallo sicuramente si compensa e non potrà durare molto.
Poichè la critica è troppo facile se non è costruttiva, metto a disposizione dei responsabili del cavallo la mia particolare esperienza in quel genere di problemi a titolo completamente gratuito: alla sola condizione che il cavallo non venga venduto e resti nella disponibilità della FISE per la partecipazione alle gare di primo livello.
Carlo Cadorna
P.S. Purtroppo la mia proposta non è stata apprezzata: il cavallo si è rotto -lesione ad un tendine- in modo difficilmente recuperabile perché bisognerebbe prima eliminare la causa della lesione.