L’acquisto di un cavallo è una decisione di grande importanza nella vita di ogni appassionato perché può avere un peso decisivo nella realizzazione delle sue aspettative.
La cosa più importante nell’acquisto di un cavallo è che questo sia adatto alla persona che lo deve montare: i veri commercianti, prima di proporre un cavallo, vogliono rendersi conto del livello equestre dell’acquirente. Livello equestre non è affatto sinonimo di livello agonistico e dipende soprattutto dalla qualità dell’assetto e dalla cultura del cavaliere.
Ma poiché il mondo equestre è pieno di pseudo-commercianti disonesti, è consigliabile pagare (10% del prezzo del cavallo) la consulenza del proprio istruttore.
Per la legge, un cavallo si intende acquistato quando si sia raggiunto un accordo sul cavallo e sul prezzo, fatto salvo il diritto dell’acquirente di sottoporre il cavallo a visita veterinaria di compravendita. La legge, peraltro, garantisce l’acquirente per un anno, con la possibilità di restituire il cavallo e di riavere i soldi, dai vizi redibitori occulti (se sono stati occultati) e rispetto all’idoneità all’uso per il quale viene acquistato. Ma, considerati i tempi della giustizia italiana, conviene garantirsi.
Il modo migliore è, preventivamente, quello di vedere il cavallo su un campo neutro montato da un cavaliere di esperienza pari a quella dell’acquirente. Un vecchio detto, quanto mai saggio, dice: a cavaliere giovane cavallo esperto. A cavallo giovane, cavaliere esperto!
Per i ragazzi con il patentino l’ideale è un cavallo che abbia almeno 14 anni tenuto conto che un cavallo correttamente addestrato può essere utilizzato a quei livelli fino a 25 (per categorie superiori, fino a venti). Bisogna escludere i cavalli che fanno difese (leggi “Le difese dei cavalli”).
Nella visita di compravendita è indispensabile chiedere al veterinario l’esame del sangue perché è molto diffusa l’abitudine di nascondere le magagne con l’uso di medicinali dopanti (cortisone, butazolidina…). Ovviamente, il sangue deve essere preso subito dopo la prova del cavallo.
Inoltre, è indispensabile stendere una scrittura privata (contratto scritto) nel quale il venditore dichiara che il cavallo è privo di vizi ed è idoneo all’impiego agonistico nella specialità del concorso completo(allo scopo di coprire ogni esigenza). Il prezzo di acquisto deve essere indicato sul contratto o risultare da assegno intestato al venditore.
Nella valutazione del cavallo, particolare attenzione dovrà essere posta sui piedi e sulla muscolatura dorsale (a cura del veterinario) oltre che sull’espressione degli occhi: essi ci diranno se è bravo o se è furbo. Lo sguardo è lo specchio dell’anima!!! (L’espressione del cavallo nella foto, mi piace…).
L’esame fisico del cavallo(“Esperienze nell’addestramento”) ci dirà quanto tempo è necessario per metterlo in equilibrio (osservare se le reni sono ben muscolate) mentre lo stato muscolare ci dirà quanto è addestrato: l’incollatura corta e grossa indica squilibrio. Il posteriore dovrebbe essere ben sviluppato, sopratutto in corrispondenza della grassella.
Oggi, quasi tutti i cavalieri sono alla ricerca di cavalli che saltano a prescindere…dall’addestramento: questa propensione non corrisponde alla mia esperienza. Sono convinto che tutti i cavalli saltano veramente perché sono sottomessi da un addestramento corretto e ben digerito: quindi bisogna scegliere il cavallo tenendo conto delle proprie capacità addestrative. Anche perché non c’è soddisfazione a montare un cavallo troppo facile….
Il mantello ha la sua importanza: meno bianco c’è meglio è (è segno di linfatismo). I cavalli più robusti sono i bai senza segni particolari (verità statistica).
La statura del cavallo dovrebbe essere proporzionata a quella del cavaliere allo scopo di agevolare un assetto corretto.
Infine, bisogna considerare che con il vostro cavallo condividerete una parte importante della vostra vita e gli dedicherete tanto tempo e denaro: quindi il prezzo di acquisto ha una valenza relativa rispetto all’esigenza imprescindibile di scegliere il cavallo che fa per voi.
Carlo Cadorna
Eccellente vademecum e sempre utile. Anche se si sono già acquistati tanti cavalli!
Vorrei aggiungere anche un consiglio, fornitomi anni fa sempre dal Col. Cadorna: il cavallo deve piacere subito, a prima vista, come se fosse scoppiato un colpo di fulmine!
Sempre complimenti e buon Anno al Sig. Colonnello e a tutti i lettori.
Filippo Gargallo
E’ così perchè l’acquisto di un cavallo è un atto d’amore. Che però prevede il matrimonio e quindi deve essere supportato da un pò di cervello. Grazie per gli auguri, che contraccambio, e per i commenti che sono per me di grande stimolo.
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